Non ho badato granché alla campagna elettorale di Venezia. Stavo fortunatamente in Campania a lavorare per un candidato ben diverso dall’ex-magistrato. E mi è andata decisamente meglio, grazie a dio (qui la storia della corsa di Vincenzo De Luca presidente).
Fortunatamente perché nulla mi toglie dalla testa che il povero Casson sia stato sempre l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, con la campagna sbagliata.
Con ciò, nulla voglio togliere alla persona Casson, ma sicuramente approdo a una conclusione dolente: non sempre le Primarie conducono al miglior candidato possibile rispetto al contesto. E il voto del ballottaggio fotografa esattamente ciò: Casson era perfetto per il centrosinistra, sbagliatissimo per Venezia 2015. Se poi parliamo della strategia, allora si finisce dalla padella alla brace.
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