Abbiamo vinto in Lombardia, in Toscana, in Emilia Romagna. Per il PD, per Forza Italia, per Liberi e Uguali, ma il mio primo pensiero, in questo voto, torna al collegio di Prato, dove ho messo piede la prima volta nel 2009 per la campagna dell’amico Roberto Cenni, candidato sindaco del capoluogo.
Con il centrodestra vincemmo il comune dopo 63 anni. La prima e unica volta. Fu il mio rito d’iniziazione alla carriera di consulente politico e l’avvio di un legame più profondo con quel territorio. Dopo quasi 10 anni sono tornato a Prato, pieno di emozione. Tolta Milano, è la città italiana alla quale sono più legato, da allora. Quella che conosco meglio. Sono tornato questa volta come amministratore d’azienda, per contribuire alla campagna di un altro amico, dal talento politico adamantino: Giorgio Silli, candidato del centrodestra all’uninominale di un collegio che aveva consegnato una fortuna importante a Matteo Renzi nel 2014.
La squadra Momentum è stata impiegata al gran completo, con l’aiuto straordinario sul territorio di Valentina Del Giudice, Francesca Arena, Simone Spezzano. E abbiamo vinto. In una campagna velocissima, ma di una tale intensità che è impossibile (e che sarebbe ingiusto) riassumere in un post.
Questa è anche la dimostrazione che una consulenza politica di qualità serve a una cosa soltanto: ottimizzare.
Ottimizzare un potenziale esistente che in primo luogo appartiene al candidato (un potenziale enorme, nel caso di Giorgio) e in secondo luogo al contesto.
Se dovessi parlare di un dettaglio tecnico della campagna, tra quelli divulgabili, c’è lo spot da 59″ che, grazie a Francesca, abbiamo potuto cucinare in tempo record e che, oltre ad andare in tv, ha sbancato Facebook con un costo per fruizione irrisorio, segno che online la credibilità del candidato e la qualità del contenuto sono ancora più determinanti che offline.