Game Change: perché
ALERT! Il nome di questo sito NON è mutuato dal film (simpatico) di Jay Roach del 2012, dedicato al ticket Mc Cain – Palin per le elezioni presidenziali americane del 2008. A dirla tutta, i consulenti non ci facevano poi una gran figura.
L’espressione “game change” condensa una consapevolezza fondamentale che ho maturato in 11 anni di professione come consulente: una solida strategia di comunicazione, associata a una gestione consapevole e accurata del processo, può trasformare -fino a ribaltare- l’andamento di qualunque sfida.
Cambiare le regole del gioco, appunto.
Quanti e quali sono gli elementi macroscopici e microscopici che, in ogni partita di consenso, permettono oggi di influenzare prepotentemente un risultato? Io ne voglio ricordare solamente 3, ma si potrebbero riempire tutte le pagine di questo sito.
- la cosiddetta digital disruption, lo sconvolgimento digitale, che passa anzitutto dall’impressionante diffusione di nuovo hardware. Sono gli strumenti, del resto, a plasmare i comportamenti in questo specifico contesto. E pensare all’efficacia di un messaggio senza prima aver soppesato con cura come lo stesso verrà fruito in virtù delle specificità tecnologiche dello strumento, beh, è il primo passo verso una sconfitta. Elettorale o commerciale.
- la pressione sociale, dei pari, o peer pressure. Un principio vecchio come il mondo, ma che è tornato a essere applicato nel marketing politico in modo consapevole e strutturato solamente pochi anni fa (era il 2010, in Colorado). Riferisce della possibilità di orientare un comportamento sulla base della rappresentazione di una sorta di convenzione collettiva (direi, meglio, un agreement sociale) che supera l’individuo. E che, debitamente codificato, lo spinge a compiere un’azione mirata e coerente. Insomma, semplificando brutalmente, “torno a votare perché 1) gli altri lo fanno 2) l’ho già fatto anche io”.
- i soldi. Punto. Non nel senso che bisogna averne montagne, ma che bisogna pensarci. Quella che Internet, e non parliamo di Facebook, abbia reso economica la comunicazione è una balla spaziale. Promuovere costa dannatamente tanto.
Parlando di soldi, qual è il vero risultato per …
_un’azienda? Spendere il meno possibile a parità di risultato (vendite), non di esposizione. And, YES, WE CAN.
_un partito? Raccogliere fondi. Fundraising. E’ urgente, anche se le segreterie e i coordinamenti fanno finta di nulla. Anche perché il contributo stesso, per un comprensibile riflesso, porta a un aumento della partecipazione emotiva di chi paga. Primo vero risultato.
_un’amministrazione pubblica? Il crowdfunding. Finanziamento collettivo. Sto lavorando proprio in questi mesi a un progetto per [omissis].